Un esploratore britannico (Tim Downie) scopre una strana specie di orsi peruviani straordinariamente intelligenti e familiarizza con una coppia di plantigradi. Quarant'anni dopo, il loro nipotino sbarcherà a Londra in cerca di una famiglia pronta ad accoglierlo: ma nella frenetica contemporaneità urbana, non è facile trovare posto per un orso, specialmente se foriero di accidentali catastrofi.

Basato su una saga letteraria per bambini firmata da Michael Bond molto popolare nel Regno Unito, Paddington è un divertente esperimento che contamina la live action con la computer graphic (che, insieme agli animatronics, dà vita al simpatico protagonista). Abbracciando la tendenza lanciata dalla Pixar a rendere i prodotti per i più piccoli appealing anche per i genitori, il film mantiene un tono ironico e in più punti anche apertamente sarcastico, non lesinando argute citazioni cinefile (dal classico cappello di Indiana Jones alla saga di Mission: Impossible). Paddington, maldestro e buffo, tenero e bisognoso di affetto, si fa amare fin dalla sua primissima apparizione, ma la famiglia Brown che lo accoglie non gli è da meno: una stramba ma bonaria compagine di londinesi, tra cui spiccano Sally Hawkins nel ruolo dell'eccentrica madre e Julie Walters, la governante etilista. I cliché abbondano, ma il risultato è divertente, dinamico e girato anche con buon mestiere: si fa anche perdonare qualche bonario scivolone tipico delle pellicole per famiglie. Tra i comprimari celebri, Jim Broadbent e una divertita Nicole Kidman, novella Crudelia De Mon, nei panni succinti della tassidermista Millicent Clyde. In originale, l'orsetto è doppiato da Ben Whishaw e i suoi zii da Michael Gambon e Imelda Staunton.