Il Maresciallo Carotenuto (Vittorio De Sica) è trasferito a Sorrento per dirigere i vigili urbani locali. Il protagonista sarà ospite della casta Donna Violante (Lea Padovani), mentre cercherà di rimpossessarsi della sua vecchia dimora ora abitata dalla procace pescivendola Sofia (Sophia Loren).

Dopo Pane, amore e fantasia (1953) e Pane, amore e gelosia (1954), entrambi diretti da Luigi Comencini, Dino Risi si incarica di riportare sullo schermo l'ormai mitico Maresciallo donnaiolo interpretato dal brizzolato De Sica. Lo schema è sempre lo stesso: il protagonista è distratto dalle gonnelle e la sua domestica Caramella (Tina Pica) cerca di dissuaderlo. Oltre al cambio dietro la macchina da presa, anche la protagonista femminile passa da Gina Lollobrigida a Sophia Loren. Una pellicola che nel complesso aveva come unico obiettivo quello di sbancare il botteghino, affidandosi a nomi altisonanti e bellezze impossibili da non guardare. Lo schema narrativo è piuttosto banale e la (strillata) sceneggiatura è da commedia senza pretese. È rimasta nell'immaginario la scena in cui De Sica vestito da carabiniere balla il mambo con la Loren in un aderentissimo vestito rosso.