La vita di Lucio Dalla è al centro di questo documentario che alterna il ricordo di alcuni suoi amici e collaboratori a immagini di repertorio relative non solo all'artista ma anche all'Italia da lui attraversata durante la sua carriera.

Dopo il convincente Martin Eden (2019), Pietro Marcello torna al cinema documentario al quale deve i suoi natali artistici. Per Lucio è un film perfettamente calato nelle corde dell'autore che si conferma nuovamente un sapiente e chirurgico restauratore di immagini. Grazie a una cura invidiabile nella perizia della ricerca, nel montaggio e nel preciso accostamento con il repertorio musicale, gli home movies e le testimonianze impresse su celluloide trovano davvero una nuova vita nelle mani di Marcello. Per Lucio è un piccolo, sentito e sincero omaggio a un musicista che ha fatto della sua firma stilistica il dialogo costante con il suo Paese, la società e i costumi che abitava. Il film quindi lascia da parte qualsivoglia retorica agiografica, si discosta dal canovaccio del biopic e assume la forma di una lettera d'amore a cuore aperto. Non è un lavoro "su" Dalla ma, appunto, "per" Dalla. Un moto per luogo che si riflette anche nel viaggio attraverso un'Italia in pieno mutamento storico che cambia con le canzoni del cantautore. Il tempo, l'anima e la bellezza di una società viva più che mai emergono con tutte le loro contraddizioni. Unitamente al commovente ricordo di Dalla, nato da una cena tra amici (Stefano Bonaga e Umberto "Tobia" Righi), Per Lucio è un'operazione emotivamente travolgente e unica, in grado di donare nuova vita a un artista scomparso, a delle immagini di archivio e, malinconicamente, ai nostri ricordi. Presentato fuori concorso alla Berlinale 2021.