I pinguini di Madagascar
Penguins of Madagascar
2014
Paese
Usa
Generi
Animazione, Avventura
Durata
92 min.
Formato
Colore
Registi
Eric Darnell
Simon J. Smith
I pinguini Skipper, Kowalski, Rico e Soldato vengono reclutati per sventare i piani del malvagio dottor Octavius Brine. Disavventure di ogni sorta in vista.
Lo spin-off della fortunata saga di Madagascar sembra, più che un film vero e proprio, una puntata allungata della serie animata televisiva, di medio livello, dedicata proprio ai quattro pinguini e andata in onda negli Stati Uniti dal 2008 al 2014. La narrazione è scontata e il villain di turno derivativo e debolissimo: i pinguini sono simpatici e può scappare qualche risata, ma complessivamente il film si poggia su fondamenta troppo fragili e fatica a intrattenere come vorrebbe. Col passare dei minuti si rischia anche di sbadigliare, mentre la qualità della computer grafica e dell'animazione sono mediocri. Manca quella verve anarchica che ha contraddistinto diversi prodotti della DreamWorks Animation degli anni precedenti: si pensi all'ottimo I Croods (2013) ma anche, per rimanere in casa, a Madagascar 3 – Ricercati in Europa (2012). Tante gag, ma poche idee: peccato.
Lo spin-off della fortunata saga di Madagascar sembra, più che un film vero e proprio, una puntata allungata della serie animata televisiva, di medio livello, dedicata proprio ai quattro pinguini e andata in onda negli Stati Uniti dal 2008 al 2014. La narrazione è scontata e il villain di turno derivativo e debolissimo: i pinguini sono simpatici e può scappare qualche risata, ma complessivamente il film si poggia su fondamenta troppo fragili e fatica a intrattenere come vorrebbe. Col passare dei minuti si rischia anche di sbadigliare, mentre la qualità della computer grafica e dell'animazione sono mediocri. Manca quella verve anarchica che ha contraddistinto diversi prodotti della DreamWorks Animation degli anni precedenti: si pensi all'ottimo I Croods (2013) ma anche, per rimanere in casa, a Madagascar 3 – Ricercati in Europa (2012). Tante gag, ma poche idee: peccato.
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