Il capitano di polizia Mario Murri (Leonard Mann) indaga su di un caso di rapimento ai danni di un noto industriale. La scoperta di un intrigo di stampo mafioso e l'assassino della fidanzata Laura (Antonella Murgia) da parte degli stessi malviventi porteranno l'uomo di legge a percorrere sentieri pericolosi pur di ottenere giustizia. Poliziesco di maniera per un regista poco noto anche nel panorama del sottogenere di riferimento. Giuseppe Rosati tenta di intrecciare denuncia sociale ad azione e crudezza narrativa, con il risultato di conferire confusione e fiacchezza alla pellicola. Sceneggiatura giocata su di un filo sottile che separa legalità da illegalità, e capace di confondere anche il più integerrimo tutore dell'ordine: nonostante nasca sulla scorta del clima sociale incandescente della metà degli anni Settanta, il film nasconde con un tipico titolo civetta una chiara mancanza di idee e ispirazione. James Mason (il senatore Leandri) affianca un efficace Enrico Maria Salerno (il Ministro) e un inespressivo Leonard Mann; completano il cast Franco Interlenghi (Colombo) e Stephen Boyd (Lanza). Scritto dal regista con Giuseppe Pulieri, musiche di Paolo Vasile.