I signori della truffa
Sneakers
1992
Paese
Usa
Generi
Avventura, Drammatico, Azione
Durata
126 min.
Formato
Colore
Regista
Phil Alden Robinson
Attori
Robert Redford
Sidney Poitier
Dan Aykroyd
David Strathairn
River Phoenix
Timothy Busfield
Mary McDonnell
Ben Kingsley
James Earl Jones
Donal Logue
Denise Dowse
Eddie Jones
Martin Bishop (Robert Redford), ex hacker ricercato che vive sotto falso nome, guida una squadra formata da geni dell’informatica, che ha il compito di testare sistemi di sicurezza. Il team viene contattato da sedicenti funzionari dell’Nsa per il recupero di un eccezionale decodificatore universale, ma la missione è una trappola dietro cui si nasconde una vecchia conoscenza di Bishop.
Cast stellare per questa spy story post Guerra fredda dallo spirito ironicamente anarchico e sovversivo, piccolo cult per i geek dell’epoca. Phil Alden Robinson, anche sceneggiatore con Lawrence Lasker e Walter F. Parkes, tenta di confezionare un thriller dove la suspense è stemperata da una costante vena umoristica, ma mescola male gli ingredienti e riesce solo ad abbozzare un buddy movie di scarsa tensione e dal ritmo stanco, con qualche dialogo brillante che si alterna a momenti decisamente ridicoli. Un’occasione sprecata, insomma, nella quale un plot suggestivo e politicamente ambizioso si traduce in un filmetto malriuscito. Qualche personaggio di contorno funziona ma, in compenso, il black hat interpretato da Ben Kingsley è una figura di villain a dir poco imbarazzante.
Cast stellare per questa spy story post Guerra fredda dallo spirito ironicamente anarchico e sovversivo, piccolo cult per i geek dell’epoca. Phil Alden Robinson, anche sceneggiatore con Lawrence Lasker e Walter F. Parkes, tenta di confezionare un thriller dove la suspense è stemperata da una costante vena umoristica, ma mescola male gli ingredienti e riesce solo ad abbozzare un buddy movie di scarsa tensione e dal ritmo stanco, con qualche dialogo brillante che si alterna a momenti decisamente ridicoli. Un’occasione sprecata, insomma, nella quale un plot suggestivo e politicamente ambizioso si traduce in un filmetto malriuscito. Qualche personaggio di contorno funziona ma, in compenso, il black hat interpretato da Ben Kingsley è una figura di villain a dir poco imbarazzante.
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