Quando i genitori decidono di vendere la loro casa di Orlando la figlia modello Maura (Amy Poehler) e la scapestrata sorella Kate (Tina Fey) tornano in città per svuotare la loro vecchia cameretta e, prese dalla nostalgia, organizzano un party con i vecchi amici. La festa però non andrà come previsto. Commediola inconsistente che sfrutta l’espediente del party distruttivo trasformando i protagonisti, generalmente adolescenti, in quarantenni, Le sorelle perfette punta tutto sulla Poehler e la Fey, star comiche made in USA. La sceneggiatura è nulla, le gag ritrite e l’happy ending scontato non si fa attendere: persino la contrapposizione tra i due caratteri (seria e responsabile l’una, eterna ragazzina l’altra) non è strutturata a dovere e alla lunga finisce per stancare. Totalmente incomprensibile il titolo italiano declinato al plurale, quando nella versione originale si riferiva alla razionalità di Maura, che con le sue azioni fa sembrare Kate la pecora nera della famiglia. Superfluo.