Spoor
Pokot
2017
Paesi
Polonia, Germania, Repubblica Ceca, Svezia, Slovacchia
Generi
Thriller, Giallo
Durata
128 min.
Formato
Colore
Regista
Agnieszka Holland
Attori
Jakub Gierszal
Katarzyna Herman
Andrzej Grabowski
Tomasz Kot
Borys Szyc
Miroslav Krobot
Marcin Bosak
Agnieszka Mandat-Grabka
Wiktor Zborowski
Patrycja Volny
Nel villaggio montano al confine tra Polonia e Repubblica Ceca in cui vive Janina Duszejko (Agnieszka Mandat-Grabka), anziana insegnante part-time di inglese con la passione per l'astrologia, avvengono alcuni strani omicidi che vedono coinvolti alcuni cacciatori della zona, immischiati in affari poco raccomandabili. La donna inizia a indagare, venendo in contatto con un mistero che riserverà non poche sorprese. Basandosi sul romanzo Drive Your Plough Over the Bones of the Dead di Olga Tokarczuk, Agnieszka Holland ha scritto e diretto un ambizioso thriller che guarda al cinema commerciale americano di genere, caricandolo di una serie di sottotesti posticci attraverso i quali tende a giocare a carte false con lo spettatore. La detective-story alla base attinge con discreto mestiere alle suggestioni provenienti dalla gelida ambientazione, che rimanda a una natura ostile aliena all'indole corrotta dell'uomo. Ma l'animismo strisciante si rivela solo un furbo espediente, e il simbolismo veicolato dalla presenza degli animali finisce per essere il corollario a una vicenda dall'incerta moralità, in cui la protagonista, dipinta ora come una eccentrica paladina dell'etica della coscienza, ora come una semplice visionaria, non trova mai una sua dimensione credibile. Regia modesta e scrittura pessima che, basandosi sul depistamento più elementare, coinvolge una serie di personaggi secondari fuori contesto quando non irritanti (il ragazzo ingenuo mago del computer, l'entomologo, il prete) e costruisce una narrazione macchinosa che si rivela fallace nella scansione temporale degli eventi e sfrutta in maniera pretestuosa l'uso dei flashback. Se la prima parte, pur con limiti di non poco conto, può funzionare, in dirittura d'arrivo la pochezza dell'insieme si fa davvero evidente. Presentato in concorso alla Berlinale 2017.
Maximal Interjector
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