Quando Lee (Meryl Streep) scopre che la sorella Bessie (Diane Keaton) che non vede da vent'anni è malata e ha bisogno di un trapianto di midollo, parte con i figli (Leonardo Di Caprio e Hal Scardino) alla volta della Florida, dove si ricongiunge anche con il padre Marvin (Hume Cronyn) e con la vecchia zia Ruth (Gwen Verdon).

Tratto da un dramma teatrale di Scott McPherson, autore anche della sceneggiatura, La stanza di Marvin segna l'esordio sul grande schermo di Jerry Zaks, proveniente anche egli dal teatro. Forse debitore di questo contesto, l'appeal cinematografico rimane molto sciatto, privilegiando i dialoghi alla messa in scena ed è una fortuna che il cast a disposizione sia di livello tanto alto, comprendendo anche un'apparizione di Robert De Niro nel ruolo di un medico. Lo script infatti indugia troppo nell'accumulo delle tragedie familiari delle due sorelle (leucemia, padre malato, zia rintronata, figlio disturbato, famiglie disfunzionali), non lasciandosi mancare scontati espedienti retorici per strappare la lacrima facile e l'ovvia e consolante riconciliazione finale. A risollevare i toni da melodramma mediocre ci sono proprio le performance e se la Streep è meno convinta del solito, sono molto efficaci Diane Keaton (nominata all'Oscar) e soprattutto un giovanissimo Leonardo DiCaprio, un anno prima di esplodere a livello mondiale con il fenomeno Titanic. Carly Simon ha scritto per il film la canzone Two Little Sisters, cantata insieme alla Streep.