Film in tre episodi. L'amante geloso: la ballerina Paula (Moira Shearer), malata di cuore, danza fino alla morte insieme al coreografo Charles Coutray (James Mason), ignaro della condizione della donna. Mademoiselle: l'undicenne Tommy (Ricky Nelson) diventa per magia un bel giovanotto (Farley Granger) e corteggia la sua istitutrice (Leslie Caron). Equilibrio: dopo averla salvata da un tentativo di suicidio, l'acrobata dal passato tormentato Pierre Narval (Kirk Douglas) si innamora della giovane Nina (Pier Angeli). Prodotto da Sidney Franklin, è un film a episodi di scarso interesse, in cui a brillare debolmente è solo il secondo segmento, l'unico diretto da un Vincente Minnelli in grado di realizzare con buona ispirazione una vicenda dolceamara e, soprattutto, originale. Il primo episodio non è che un infelice ricalco (o un'insula variante) del grandissimo Scarpette rosse (1948), con Moira Shearer che si cala ancora una volta nei panni della danzatrice ossessionata dal ballo, proprio come fece già nella pellicola della coppia Powell-Pressburger. Il peggiore di tutti, comunque, è l'ultimo: i pur bravi Douglas e Angeli sono costretti a rendere credibile una storia sentimentale goffa e dalla costruzione narrativa improbabile, che affoga nel melodramma più becero senza alcuna grazia. Da segnalare la presenza di Leslie Caron, che Minnelli aveva lanciato in Un americano a Parigi (1951).