Un banda di improvvisati rapinatori, capeggiati da Sergio (Adriano Celentano), mette a segno un grosso colpo ai danni della Banca d'Italia. Una fuga dai tetti in elicottero e un nascondiglio in un eremo abbandonato, sotto le mentite spoglie di frati, sembrerebbero il coronamento di un piano perfetto; tuttavia, la gelosia di Don (Don Backy) per la bella Wanda (Claudia Mori) e l'arrivo di veri frati complicheranno non poco le cose. «Ho sempre sognato di fare un film così»: l'esordio registico di Adriano Celentano, in coppia con Piero Vivarelli (non accreditato), è riassumibile in questa frase, che segna la sequenza finale. Il Molleggiato raduna i suoi amici del Clan e li traveste prima da Banda Bassotti, poi da frati: un gioco che, a dispetto della modestia del risultato, diverte con leggerezza. Seppur fin troppa. La sequenza della sparatoria tra polizia e malviventi in saio potrebbe fare la gioia degli amanti dei b-movies, così come di chi guarda un film con occhio "tarantiniano". Sceneggiatura (innocua) di Mario Guerra e Vittorio Vighi, musiche di Detto Mariano (che figura nel cast come Athos).