The Nun 2
The Nun 2
2023
Paese
Usa
Genere
Horror
Durata
110 min.
Formato
Colore
Regista
Michael Chaves
Attori
Bonnie Aarons
Taissa Farmiga
Anna Popplewell
Storm Reid
Jonas Bloquet
Francia, anno 1956. In un collegio cristiano di stampo cattolico un prete muore in circostanze sospette. Suor Irene (Taissa Farmiga) inizia a investigare sull'entità diffusasi nell'istituto. La presenza demoniaca è rappresentata dal demone Valak che, sotto forma di suora mefistofelica, suor Irene aveva già affrontato quattro anni prima in un monastero di clausura in Romania.
A distanza di due anni dall'ultimo capitolo della saga di The conjuring (The conjuring - Per ordine del diavolo) il regista Michael Chaves si conferma abile nella realizzazione di pellicole banali, piatte e prive del minimo sforzo autoriale. Il problema principale del film sussiste non tanto nella vicenda che risulta essere più articolata e riuscita rispetto al primo lungometraggio del 2018, ma piuttosto nell'uso e abuso di una formula orrorifica che non funziona più. La struttura segue i binari classici dell'horror demoniaco puntando ripetitivamente sui jump-scare e non sulla paura, facendo leva principalmente su soluzioni estetico-visive di basso livello. L' idea di un male che prende vita dalla figura di una suora resta affascinante e macabra, ma il risultato è deludente se non terribile. Valak non è il conte Orlok, Chaves non è Murnau...tra la perfezione e l'obbrobrio vige il giusto mezzo Aristotelico ma Chaves non ci prova nemmeno a sfiorarlo perseguendo ancora una volta la via del disastro cinematografico.
A distanza di due anni dall'ultimo capitolo della saga di The conjuring (The conjuring - Per ordine del diavolo) il regista Michael Chaves si conferma abile nella realizzazione di pellicole banali, piatte e prive del minimo sforzo autoriale. Il problema principale del film sussiste non tanto nella vicenda che risulta essere più articolata e riuscita rispetto al primo lungometraggio del 2018, ma piuttosto nell'uso e abuso di una formula orrorifica che non funziona più. La struttura segue i binari classici dell'horror demoniaco puntando ripetitivamente sui jump-scare e non sulla paura, facendo leva principalmente su soluzioni estetico-visive di basso livello. L' idea di un male che prende vita dalla figura di una suora resta affascinante e macabra, ma il risultato è deludente se non terribile. Valak non è il conte Orlok, Chaves non è Murnau...tra la perfezione e l'obbrobrio vige il giusto mezzo Aristotelico ma Chaves non ci prova nemmeno a sfiorarlo perseguendo ancora una volta la via del disastro cinematografico.
Iscriviti
o
Accedi
per commentare