Mike White (Chace Crawford), recentemente rimasto orfano di madre, molla la scuola e inizia a spacciare droga tra i suoi vecchi compagni. Nel frattempo, un gruppo di amici inizia a organizzare una festa e, per divertirsi, tentano di acquistare la Twelve, una nuova sostanza allucinogena in voga tra i più giovani. Tratta dall'omonimo romanzo di Nick McDonell, la pellicola è un prodotto di bassa lega che si rivolge a un pubblico giovanile senza pretese, probabilmente attirato dal tema borderline all'insegna dello sballo e della trasgressione. Ma sono lontani i tempi in cui l'incubo della diffusione della droga destava scalpore. I personaggi tirati a lucido e ben pettinata non sono credibili e la scrittura è poco più che elementare. A rendere tutto ancora più banale, ci pensa la voce narrante (di Kiefer Sutherland nella versione originale) usata per spiegare lo stato d'animo dei protagonisti.