L'ultima tempesta
The Finest Hours
2016
Paese
Usa
Generi
Azione, Drammatico
Durata
117 min.
Formato
Colore
Regista
Craig Gillespie
Attori
Chris Pine
Casey Affleck
Ben Foster
Eric Bana
Holliday Grainger
John Ortiz
Nel febbraio del 1952 una tempesta di singolare violenza devasta le coste del New England, colpendo duramente anche le imbarcazioni, tra cui la petroliera SS Pendleton. Per i trenta membri dell’equipaggio sarà difficile riuscire a sopravvivere a un naufragio annunciato.
Tratto da una vicenda vera, il film dell’australiano Craig Gillespie si mantiene nel solco del disaster movie, abbondando in computer graphics e aggiungendo l’aspetto della ricostruzione storica. Se le sequenze più spettacolari e disastrose funzionano, altrettanto non si può dire dei focus sui personaggi, momenti in cui dilagano melassa e retorica e si fa sfoggio di pessima recitazione: il cast virile composto da Chris Pine, Eric Bana e Casey Affleck non dà prova di particolare vitalità e ad abbassare la media c’è anche la trascurabile performance di Holliday Grainger. Lontano dai graffi ironici di Lars e una ragazza tutta sua (2007), il regista si assesta sul sicuro terreno della lacrima facile, costruendo scene d’azione efficaci ma decisamente portate troppo per le lunghe, senza dotarle di un contesto di riferimento credibile e di qualche interesse. Per gli amanti del naufragio sul grande schermo, meglio rivedere il classico Titanic (1997) di James Cameron.
Tratto da una vicenda vera, il film dell’australiano Craig Gillespie si mantiene nel solco del disaster movie, abbondando in computer graphics e aggiungendo l’aspetto della ricostruzione storica. Se le sequenze più spettacolari e disastrose funzionano, altrettanto non si può dire dei focus sui personaggi, momenti in cui dilagano melassa e retorica e si fa sfoggio di pessima recitazione: il cast virile composto da Chris Pine, Eric Bana e Casey Affleck non dà prova di particolare vitalità e ad abbassare la media c’è anche la trascurabile performance di Holliday Grainger. Lontano dai graffi ironici di Lars e una ragazza tutta sua (2007), il regista si assesta sul sicuro terreno della lacrima facile, costruendo scene d’azione efficaci ma decisamente portate troppo per le lunghe, senza dotarle di un contesto di riferimento credibile e di qualche interesse. Per gli amanti del naufragio sul grande schermo, meglio rivedere il classico Titanic (1997) di James Cameron.
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