Il cadavere di Jason Voorhees (Ted White) giace immobile in una sala d'obitorio. Le apparenze, si sa, ingannano: a farne le spese saranno due infermieri dell'ospedale e, in seguito, un gruppo di ragazzi che decide di affittare una casa sulle rive del famigerato Crystal Lake. Il titolo del quarto capitolo della saga di Venerdì 13 non deve trarre in inganno: saranno infatti ben sette i sequel dedicati al massacratore mascherato, che torna a fare a brandelli chiunque si pari di fronte al suo cammino dopo una pausa di riflessione in una camera mortuaria. Apparentemente invincibile, Jason troverà un inaspettato rivale in Tommy (Corey Feldman), ragazzino impavido che oserà fronteggiarlo e il cui personaggio, cresciuto, tornerà in Venerdì 13: il terrore continua (1985) di Danny Steinmann e Venerdì 13: parte VI – Jason vive (1986) di Tom McLoughlin. Un consueto e stantìo ripetersi di smembramenti e sangue a fiumi, coronato da un piattume desolante e da una regia inesistente, nella peggior tradizione della saga. Nel cast figura Crispin Glover (Jimmy Mortimer), famoso per il ruolo di George McFly in Ritorno al Futuro (1985) di Robert Zemeckis. Musiche di Harry Manfredini.