In un vicolo a senso unico, due automobili provenienti da direzioni opposte si bloccano reciprocamente il passaggio. Su una viaggia l'anziana Samira (Elena Cotta), sull'altra Rosa (Emma Dante) insieme alla sua compagna Clara (Alba Rohrwacher). Nessuna delle due è disposta a lasciar passare l'altra, innescando una reazione a catena di eventi sempre più drammatici.
Opera prima della regista e drammaturga teatrale Emma Dante, tratta da un suo stesso romanzo, Via Castellana Bandiera è un esordio interessante e ricco di spunti importanti. Presentato in concorso alla Mostra di Venezia, il film vede un duello tutto al femminile (dove i personaggi maschili svolgono un ruolo per lo più negativo) nel rispetto totale, o quasi, delle unità di tempo, luogo e azione. Ma le analogie con lo stile teatrale si fermano qui: sorprende la capacità della Dante nell'utilizzo del mezzo cinema, a partire da un inizio lirico e suggestivo fino a una grande maturità nell'uso dei movimenti di macchina e nel gusto per l'inquadratura. La pellicola però si adagia eccessivamente sulla (comunque notevole) metafora sociale di una Italia immobile e in piena crisi, mentre l'ambizioso finale è più suggestivo che realmente efficace. Buone le prove del cast, soprattutto quella di Elena Cotta, premiata con la Coppa Volpi a Venezia per la miglior interpretazione femminile.