Un viaggio indimenticabile
Head Full of Honey
2018
Paese
Germania
Genere
Drammatico
Durata
139 min.
Formato
Colore
Regista
Til Schweiger
Attori
Nick Nolte
Matt Dillon
Emily Mortimer
Claire Forlani
Jacqueline Bisset
Sophie Lane Nolte
Non essendo più in grado di vivere da solo, Amadeus (Nick Nolte), un uomo da poco rimasto vedovo che soffre del morbo di Alzheimer, a malincuore si trasferisce dal figlio Nick (Matt Dillon) che vive con la moglie Sarah (Emily Mortimer) e la loro vivace figlioletta di 10 anni, Tilda (Sophia Lane Nolte). Lì, nonostante lo sconvolgimento e il caos che derivano dall’arrivo di Amadeus in un clima familiare già teso, tra il nonno e la nipotina si instaura un legame speciale. La pazienza e l’affetto di Tilda per Amadeus diventano il suo più forte legame con la vita e la persona che era.
Diretto da Til Schweiger, regista e (soprattutto) attore tedesco conosciuto prevalentemente per aver interpretato il personaggio di Hugo Stiglitz in Bastardi senza gloria (2009), questo film racconta il viaggio che una nipotina farà fare a suo nonno, sull’onda dei suoi ricordi perduti e inerenti in particolare al pensiero della moglie, scomparsa da poco. Curioso che i due personaggi siano interpretati da Nick Nolte e da sua figlia (non da sua nipote…) Sophie Lane Nolte, ma oltre a questo spunto c’è davvero poco altro da dire su una pellicola perennemente ricattatoria e smielata, che finisce per superficializzare un tema profondo e drammatico come quello dell’Alzheimer. La regia va sempre alla ricerca della lacrima facile, mentre i dialoghi sono ancora più melensi e finiscono anche per risultare poco credibili. Altrettanto fuori luogo sono le prove di un cast totalmente inadeguato, in cui Dillon non s’impegna, Nolte gioca di maniera e l’unica che sembra davvero crederci è la stessa Sophie Lane Nolte. Come se non bastasse l'incredibile prolissità della pellicola rende davvero difficile rimanere coinvolti dalla narrazione. Il viaggio sarà anche indimenticabile, ma il film invece va dimenticato davvero in fretta.
Diretto da Til Schweiger, regista e (soprattutto) attore tedesco conosciuto prevalentemente per aver interpretato il personaggio di Hugo Stiglitz in Bastardi senza gloria (2009), questo film racconta il viaggio che una nipotina farà fare a suo nonno, sull’onda dei suoi ricordi perduti e inerenti in particolare al pensiero della moglie, scomparsa da poco. Curioso che i due personaggi siano interpretati da Nick Nolte e da sua figlia (non da sua nipote…) Sophie Lane Nolte, ma oltre a questo spunto c’è davvero poco altro da dire su una pellicola perennemente ricattatoria e smielata, che finisce per superficializzare un tema profondo e drammatico come quello dell’Alzheimer. La regia va sempre alla ricerca della lacrima facile, mentre i dialoghi sono ancora più melensi e finiscono anche per risultare poco credibili. Altrettanto fuori luogo sono le prove di un cast totalmente inadeguato, in cui Dillon non s’impegna, Nolte gioca di maniera e l’unica che sembra davvero crederci è la stessa Sophie Lane Nolte. Come se non bastasse l'incredibile prolissità della pellicola rende davvero difficile rimanere coinvolti dalla narrazione. Il viaggio sarà anche indimenticabile, ma il film invece va dimenticato davvero in fretta.
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