Voglio la testa di Garcia
Bring Me the Head of Alfredo Garcia
1974
Paesi
Usa, Messico
Generi
Azione, Drammatico, Western
Durata
112 min.
Formato
Colore
Regista
Sam Peckinpah
Attori
Warren Oates
Isela Vega
Robert Webber
Gig Young
Emilio Fernández
Kris Kristofferson
Un possidente messicano (Emilio Fernández) promette un milione di dollari a chi gli porterà la testa di Alfredo Garcia, responsabile di avergli ingravidato la figlia. Alcuni mercenari americani sfruttano l'avventuriero Bennie (Warren Oates) il quale, scoperto che Garcia è già morto, parte alla ricerca della sua tomba, innescando una spirale di morte e violenza.
Al decimo lungometraggio, sul culmine di una carriera funestata da infiniti litigi con i produttori e di una profonda crisi personale all'insegna del binomio alcolismo & follia, Sam Peckinpah partorisce uno dei suoi migliori lavori: allucinato e impregnato di nichilismo, è un film che regala una perfetta rappresentazione visiva della sua poetica anticonsolatoria. Non epico e definitivo come Il mucchio selvaggio (1969) ma altrettanto complesso, è ambientato nell'amato Messico di cui ci restituisce un'immagine sporca e foscamente romantica. Se al di qua del Rio Grande la vita risponde a regole primitive (l'onore, la vendetta, lo strapotere dell'hidalgo, la sottomissione della donna), dalla sponda opposta arrivano i cinici e ben vestiti killer americani, personaggi ancora più rivoltanti. La morte, il vizio e la corruzione fanno capolino in ogni momento, senza lasciare speranza agli innocenti; in questo marciume, tenta un impossibile riscatto (illusorio perché abbacinato dal miraggio del dio denaro) l'antieroe inevitabilmente loser impersonato da Warren Oates, tra gli attori più ingiustamente sottoutilizzati del cinema americano. Un mix di road-movie, western e neo-noir, ricco di scene memorabili: dal prologo impregnato di lirismo ancestrale alle numerose carneficine, dai deliranti colloqui tra Ben e la testa/oggetto simbolico di Garcia, all'amarissimo finale.
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