Il suo attesissimo Mank arriverà su Netflix il 4 dicembre e le prime recensioni della stampa americana sono decisamente positive.
Nel frattempo, però, il regista David Fincher, intervistato da Total Film, si è detto preoccupato per la situazione attuale delle sale e del cinema in generale: “A meno che tu non stia girando un film con al centro una componente da Happy Meal, nessuno è interessato. Le stagioni sono ormai due: lo spandex estivo e la sofferenza invernale. Si fanno film solo per queste due stagioni. E se le perdi vai a finire nelle stagioni rimanenti, che di norma sono discariche. Ha senso tutto questo?”
Fincher ha inoltre dichiarato che, lavorando con Netflix, non si ha la stessa pressione dei risultati del primo week end nelle sale cinematografiche, dato che il film rimarrà per sempre nel catalogo della piattaforma. "Non sono un antipatico insensibile, sono un antipatico insensibile, ma ben informato" dice Fincher in chiusura. Ricordiamo che Mank è un progetto molto personale a cui il regista lavora fin dal 1992.
Ecco la trama: protagonista è Gary Oldman, che veste i panni di Herman J. Mankiewicz, lo sceneggiatore premio Oscar per Quarto potere, capolavoro di Orson Welles. Il film si occuperà del periodo della lavorazione del film, indagando la vita e le vicende personali dello sceneggiatore, tra continue discussioni con Welles e problemi con l'alcol.
Accanto a Oldman, Amanda Seyfried (l'attrice Marion Davies), Lily Collins (la segretaria di Mankiewicz, Rita Alexander), Tuppence Middleton (la moglie di Herman, Sara Mankiewicz) e Tom Burke (Orson Welles).
Fonte: TotalFilm