È uno dei film più attesi dell'anno: il 4 Dicembre debutterà su Netflix Mank, nuova fatica di David Fincher (il regista torna dietro la macchina da presa a distanza di 6 anni da Gone Girl).
Pochi giorni fa il web si scatenava con le prime reazioni social (clicca qui): oggi arrivano anche le prime recensioni da parte della stampa estera. Prima di scoprirle, però, ecco un breve recap della trama (decisamente accattivante per qualsiasi cinefilo):
Protagonista è Gary Oldman, che veste i panni di Herman J. Mankiewicz, lo sceneggiatore premio Oscar per Quarto potere, capolavoro di Orson Welles: il film si occuperà del periodo della lavorazione del film, indagando la vita e le vicende personali dello sceneggiatore, tra continue discussioni con Welles e problemi con l'alcol. Accanto a Oldman, Amanda Seyfried nei panni dell'attrice Marion Davies, Lily Collins (la segretaria di Mankiewicz, Rita Alexander), Tuppence Middleton (la moglie di Herman, Sara Mankiewicz), Tom Burke (Orson Welles).
Come sempre abbiamo fatto affidamento a Rotten Tomatoes, dove il film ha ottenuto il 90% di apprezzamenti e un voto medio di 8.10.
Ecco alcuni commenti particolarmente significativi:
It surprises you, like a drunk at a party who has gotten garrulous and then maudlin and then manages to say something brutally vulnerable. - Alison Willmore, New York Magazine/Vulture
Ti sorprende, come un ubriaco a una festa che è diventato chiacchierone e poi sdolcinato e poi riesce a dire qualcosa di brutalmente vulnerabile.
Fincher has crafted an entertainment that's provocative, pointed, ruthlessly entertaining, and in some respects, particularly near the end, a little bit infuriating. - Glenn Kenny, RogerEbert.com
Fincher ha creato un intrattenimento che è provocatorio, acuto, spietatamente divertente e per alcuni aspetti, in particolare verso la fine, un po "esasperante".
The story then becomes less a forensic accounting of a masterpiece than a bittersweet ode to a certain slice of old Hollywood: part love letter, part cautionary tale, and still somehow a mystery. - Leah Greenblatt, Entertainment Weekly
A un certo punto la storia diventa meno un racconto forense di un capolavoro e più un’ode dolceamara a una certa fetta della vecchia Hollywood: in parte una lettera d’amore, in parte un avvertimento, in parte, in qualche modo, un mistero.
Built on a towering performance by Gary Oldman, it's smart, sophisticated, by turns thrilling and difficult, and amongst Fincher's best. - Ian Freer, Empire Magazine
Costruito su una straordinaria interpretazione di Gary Oldman, Mank è un film intelligente, sofisticato, a tratti avvincente e arduo, e tra le opere migliori di Fincher.
This is rich, fascinating and inevitably painful material to contemplate in our era of conservative media moguls, anti-socialist rhetoric and, just in case you'd forgotten, electoral chaos. - Justin Chang, Los Angeles Times
Questa è materia ricca, affascinante e inevitabilmente dolorosa da ammirare ora, in un'epoca di magnati dei media conservatori, retorica anti-socialista e, nel caso qualcuno se ne dimenticasse, caos elettorale.
Fuori dal coro, invece, le voci dell'Hollywood Reporter e di The Film Stage:
All this is absorbing enough, but if the intention was to instill pathos into the experience of a writer producing his best work for an industry that sickens him and an artist averse to sharing credit, Mank comes up short. - David Rooney, Hollywood Reporter
Tutto ciò è senza dubbio coinvolgente, ma se l’intenzione era quella di generare pathos nei confronti dell'esperienza di uno sceneggiatore che produce la sua opera migliore per un’industria che lo odia e per un artista che non vuole condividere il merito, allora in questo senso il film manca di qualcosa.
The least-enjoyable film [David Fincher] ever directed, defined by its distended lack of accumulation, friction, traction, or revelation. - Nick Newman, The Film Stage
Il film meno godibile mai diretto da David Fincher, definito dalla sua dilatata mancanza di accumulo, attrito, trazione o rivelazione.
Fonte: Rotten Tomatoes