Anche Terry Gilliam si stava dedicando a un nuovo progetto prima che il Coronavirus finisse per bloccare molti set e produzioni con tutti i disagi e gli inceppamenti che ne sono derivati.
Come da lui stesso rivelato in una nuova intervista in occasione del Ventotene Film Festival, Gilliam era al lavoro su un film basato su un vecchio progetto di Stanley Kubrick fino a quando il lockdown non ha messo in ghiaccio il tutto, nonostante il regista statunitense naturalizzato britannico, ex membro dei Monty Python e autore di film come Brazil e L'esercito delle 12 scimmie, avesse già sceneggiatura e cast chiusi e pronti a partire.
"Stavo per girare un film che era, originariamente, un'idea di Stanley Kubrick", ha detto Gilliam, che avrebbe dovuto iniziare le riprese a settembre ma non ha fornito ulteriori dettagli più nello specifico. "C'era una sceneggiatura e avevo un cast, ma il lockdown ha rovinato tutto. Al momento, quello che ho fatto è lavorare su un libro con i miei storyboard per tutti i film che ho finito".
"Nel 2016 ho finalmente ottenuto la cittadinanza britannica al 100%, non più quella americana, ma totalmente britannica, cosa che pensavo significasse che ora ero un europeo al 100%", ha detto. “Era però il 2016 quando la Gran Bretagna ha deciso di lasciare l'Unione Europea. È pazzesco. Sono bloccato in un paese che non sarà europeo, e io voglio far parte dell'Europa", dice Gilliam per il quale "l'America è chiusa. Trump ha distrutto l'America". Il regista aggiunge anche che la situazione in cui versa il mondo ha il rimodellato il suo approccio alla narrazione. "Il problema è che il mondo è diventato così bizzarro che ciò che pensavamo fosse satira è diventato realtà, quindi non so più come gestire la cosa".
L'ultimo progetto relativo a Gilliam lo vedeva in veste di produttore esecutivo di una serie televisiva tratta da I banditi del tempo, adattamento del suo film omonimo del 1981. La serie porta la firma di Taika Waititi, premio Oscar per Jojo Rabbit.
Il suo ultimo film da regista è L'uomo che uccise Don Chisciotte, progetto a lungo caldeggiato e ossessione "maledetta" per eccellenza della sua carriera portata a termine, a modo suo e come sempre con tantissimo cuore, nel 2018.
Fonte: La Repubblica (via The Playlist), Indiewire
Come da lui stesso rivelato in una nuova intervista in occasione del Ventotene Film Festival, Gilliam era al lavoro su un film basato su un vecchio progetto di Stanley Kubrick fino a quando il lockdown non ha messo in ghiaccio il tutto, nonostante il regista statunitense naturalizzato britannico, ex membro dei Monty Python e autore di film come Brazil e L'esercito delle 12 scimmie, avesse già sceneggiatura e cast chiusi e pronti a partire.
"Stavo per girare un film che era, originariamente, un'idea di Stanley Kubrick", ha detto Gilliam, che avrebbe dovuto iniziare le riprese a settembre ma non ha fornito ulteriori dettagli più nello specifico. "C'era una sceneggiatura e avevo un cast, ma il lockdown ha rovinato tutto. Al momento, quello che ho fatto è lavorare su un libro con i miei storyboard per tutti i film che ho finito".
"Nel 2016 ho finalmente ottenuto la cittadinanza britannica al 100%, non più quella americana, ma totalmente britannica, cosa che pensavo significasse che ora ero un europeo al 100%", ha detto. “Era però il 2016 quando la Gran Bretagna ha deciso di lasciare l'Unione Europea. È pazzesco. Sono bloccato in un paese che non sarà europeo, e io voglio far parte dell'Europa", dice Gilliam per il quale "l'America è chiusa. Trump ha distrutto l'America". Il regista aggiunge anche che la situazione in cui versa il mondo ha il rimodellato il suo approccio alla narrazione. "Il problema è che il mondo è diventato così bizzarro che ciò che pensavamo fosse satira è diventato realtà, quindi non so più come gestire la cosa".
L'ultimo progetto relativo a Gilliam lo vedeva in veste di produttore esecutivo di una serie televisiva tratta da I banditi del tempo, adattamento del suo film omonimo del 1981. La serie porta la firma di Taika Waititi, premio Oscar per Jojo Rabbit.
Il suo ultimo film da regista è L'uomo che uccise Don Chisciotte, progetto a lungo caldeggiato e ossessione "maledetta" per eccellenza della sua carriera portata a termine, a modo suo e come sempre con tantissimo cuore, nel 2018.
Fonte: La Repubblica (via The Playlist), Indiewire