Lee

Chang-dong

1 aprile 1954, Taegu (Corea del Sud)
Premi Principali
Leone d'argento per la miglior regia alla Mostra del Cinema di Venezia 2002

Regista, sceneggiatore, scrittore e politico sudcoreano. Laureato in Lingua e Letteratura coreana alla Kyungbuk University, muove i primi passi nel mondo del teatro e del cinema e nel 1983 debutta come scrittore con il romanzo Chonri. All’attività letteraria affianca l’insegnamento in qualità di professore di letteratura. Nel 1993, a dieci anni di distanza dal suo libro d’esordio, firma la sua prima sceneggiatura per il film To the Starry Island del connazionale Park Kwang-Su. Quattro anni dopo passa dietro la macchina da presa con Green Fish (1997) e firma in seguito Peppermint Candy (1999), sofferto spaccato sul tema del suicidio, che ottiene un premio speciale della giuria della Semaine de la Critique (sezione della quale sarà egli stesso giurato nel 2011), inaugurando il saldo legame del cineasta coi festival internazionali. Nel 2002 realizza Oasis, dolente storia a tinte forti e premio Marcello Mastroianni alla Mostra del cinema di Venezia, mentre a partire dal 2003 lavora come Ministro della Cultura a seguito della vittoria in Corea del partito liberale, attività politica che lo porta ad allontanarsi momentaneamente dal suo percorso cinematografico. Esauriti gli impegni istituzionali torna al cinema con Secret Sunshine (2007), coinvolgente ritratto al femminile attento alla poesia delle piccole cose, al quale fanno seguito l’acclamato Poetry (2010), con protagonista una badante sessantenne affetta da Alzheimer e vincitore del premio come miglior sceneggiatura al Festival di Cannes, e l’altrettanto potente Burning - L’amore che brucia (2018), cupissimo racconto sulla gioventù coreana presentato nuovamente in Concorso a Cannes

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