30 anni in 1 secondo
13 Going on 30
2004
Paese
Usa
Genere
Commedia
Durata
98 min.
Formato
Colore
Regista
Gary Winick
Attori
Jennifer Garner
Mark Ruffalo
Judy Greer
Andy Serkis
Christa Brittany Allen
Sean Marquette
Ashley Benson
Susan Egan
Lynn Collins
Renee Olstead
Alexandra Kyle
Alex Black
La tredicenne Jenna (Christa B. Allen) desidera a tal punto essere una giovane donna di successo e dalla vita sociale brillante da ritrovarsi trentenne (Jennifer Garner) con una carriera notevole ma senza il suo migliore amico (Mark Ruffalo).
Una commedia romantica con elementi fantastici e viaggi nel tempo: se già il punto di partenza non è particolarmente originale, il suo sviluppo non poteva essere più scontato. L’ingenuo desiderio di una ragazzina in piena adolescenza è l’espediente che scatena le vicissitudini di una protagonista caratterialmente acerba che, catapultata nel mondo degli adulti, risulta più irritante che simpatica e la cui evoluzione stenta a prendere forma: il viaggio nel tempo riserva situazioni prevedibili (il buon amico innamorato, l’ipocrisia dell’amicizia femminile e il contrasto tra carriera e felicità) e insegnamenti scontati (il successo professionale non ha valore se non è condiviso con chi ti apprezza personalmente). Il risultato è un film da pigiama party fastidiosamente chiassoso, che, tra le citazioni musicali ed estetiche dagli anni Ottanta al limite del kitsch, genera poche e imbarazzanti risate per gag prive di spessore. Non basta il brio di una Jennifer Garner sopra le righe per distogliere l’attenzione dai buchi di sceneggiatura e dalla vuotaggine dell’intera operazione.
Una commedia romantica con elementi fantastici e viaggi nel tempo: se già il punto di partenza non è particolarmente originale, il suo sviluppo non poteva essere più scontato. L’ingenuo desiderio di una ragazzina in piena adolescenza è l’espediente che scatena le vicissitudini di una protagonista caratterialmente acerba che, catapultata nel mondo degli adulti, risulta più irritante che simpatica e la cui evoluzione stenta a prendere forma: il viaggio nel tempo riserva situazioni prevedibili (il buon amico innamorato, l’ipocrisia dell’amicizia femminile e il contrasto tra carriera e felicità) e insegnamenti scontati (il successo professionale non ha valore se non è condiviso con chi ti apprezza personalmente). Il risultato è un film da pigiama party fastidiosamente chiassoso, che, tra le citazioni musicali ed estetiche dagli anni Ottanta al limite del kitsch, genera poche e imbarazzanti risate per gag prive di spessore. Non basta il brio di una Jennifer Garner sopra le righe per distogliere l’attenzione dai buchi di sceneggiatura e dalla vuotaggine dell’intera operazione.
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