7 sconosciuti a El Royale
Bad Times at the El Royale
2018
Paese
Usa
Generi
Thriller, Noir
Durata
141 min.
Formato
Colore
Regista
Drew Goddard
Attori
Jeff Bridges
Cynthia Erivo
Dakota Johnson
Jon Hamm
Chris Hemsworth
Cailee Spaeny
Lewis Pullman
Xavier Dolan
Diversi sconosciuti, mossi ciascuno da un preciso movente, si ritrovano a trascorrere una notte nell'hotel El Royale, fatiscente ma affascinante albergo edificato sul confine tra California e Nevada, che porta con sé un oscuro passato. I misteri, con il passare delle ore si infittiscono e coinvolgono tutti gli ospiti...

A sei anni dal suo lungometraggio d'esordio, il bellissimo horror metacinematografico Quella casa nel bosco (2012), Drew Goddard (sceneggiatore di successo, approdato alla regia dopo aver firmato copioni importanti, che spaziano da serie televisive come Lost a lungometraggi come Cloverfield) si cimenta ancora una volta con una storia corale in cui si intersecano le vicende dei vari protagonisti, scrivendo e dirigendo un film che, guardando ai più canonici pulp movie contemporanei, ne aggiorna stile e trasversalità tematica. Ambientando la vicenda interamente entro i suggestivi interni dell'hotel (a eccezione dei flashback che approfondiscono il passato dei vari personaggi), il regista statunitense costruisce un mirabile puzzle che affonda le proprie radici nel thriller di stampo quasi letterario con la consapevolezza di realizzare un intrattenimento di alto livello, che parla delle anime contrastanti dell'America (in un momento decisivo come la fine degli anni Sessanta) ma ha la capacità, non trascurabile, di non tradire mai la sua natura di puro godimento per lo spettatore, al di là di ogni implicazione sociologica, politica o di costume comunque presente. In un quadro complessivo di disillusione, in cui centrale è la necessità di credere in qualcosa (vero o verosimile che sia) ogni personaggio incarna una precisa identità a stelle e strisce, senza cadere in soluzioni meccaniche o bozzettismi eccessivamente superficiali. Il risultato è una pellicola che si muove fieramente all'interno del genere, ponendo al centro di essa la scrittura a incastro della vicenda (con tanto di scomposizione temporale, suddivisione in capitoli e accurata ricerca nel rendere i punti di vista dei protagonisti) ma soprattutto la regia, con virtuosismi di grande impatto. Come già fatto in maniera ancora più marcata nel suo film precedente, Goddard inserisce nel film anche un forte discorso sullo sguardo e sulla percezione della realtà attraverso una documentazione filmata. La carne al fuoco è tanta (a tratti anche troppa) e qualche passaggio meno incisivo, soprattutto nella parte centrale, non manca, ma nel complesso la pellicola svolge egregiamente il proprio dovere, raccontando in maniera originale l’America ai tempi di Nixon. In un gruppo di attori in gran forma, spiccano Jeff Bridges, Cynthia Erivo e Chris Hemsworth, con quest’ultimo nei panni del guru di una setta che rimanda esplicitamente alla Manson Family. Da segnalare anche la presenza di Xavier Dolan in un piccolo ruolo nei panni di un produttore discografico. Film di apertura della Festa del Cinema di Roma 2018.
Maximal Interjector
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