La giovane Laura Burney (Julia Roberts) decide di fuggire da un matrimonio insostenibile: finge di annegare durante una gita in barca e si crea una nuova identità. L'incontro con Ben (Kevin Anderson) le ridà speranza nell'amore, ma il marito (Patrick Bergin) torna a perseguitarla.
Thriller noioso e prevedibile, tratto dall'omonimo romanzo di Nancy Price e creato ad hoc per sfruttare la notorietà di Julia Roberts, reduce da Pretty Woman (1990) di Garry Marshall. Inutili pretese di riflessione sulla piaga della violenza domestica e colpi di scena telefonati; e la follia del personaggio interpretato da Bergin (unico elemento che poteva suscitare un barlume d'interesse) è sfruttata maldestramente attraverso stereotipi (occhi strabuzzati, una mania dell'ordine che dovrebbe simbolizzare l'ossessione del controllo) e un voyerismo irritante (la macchina da presa che indugia sui violenti rapporti sessuali). Finale inutilmente tirato per le lunghe. Sceneggiatura di Ronald Bass, musiche di Jerry Goldsmith.