Dante (Libero De Rienzo) sta cercando di dare una svolta alla propria vita con un biglietto di sola andata per l'estero, finanziato tramite un prestito chiesto a dei malviventi. Nina (Vanessa Incontrada) è una hostess, bloccata a Torino da uno sciopero: per una serie di casi, la donna incontra Dante e la passione che sboccia tra i due li spingerà a sistemare i guai in sospeso. Marco Ponti torna dietro la macchina da presa dopo Santa Maradona (2001) promuovendo Libero de Rienzo a protagonista. Il risultato, però, è molto scarso: l'attore non convince, dimostrando di non essere a suo agio in un ruolo in cui è richiesta una maggiore duttilità di quella offerta, per cui rende difficile affezionarsi al suo personaggio troppo ingessato. D'altro canto, è il film stesso a far fatica a collocarsi, incapace di trovare un equilibrio tra gli elementi della commedia romantica e del thriller, supportato da una regia schizofrenica e perennemente indecisa: il risultato è un'opera pasticciata e ben poco omogenea. Da dimenticare.