Un'ingenua cameriera di un piccolo paesino americano (Jessica Biel) si ritrova, in seguito a un bizzarro incidente, ad avere un chiodo infilato in testa. Il fidanzato, così, l'abbandona alla vigilia del matrimonio e la ragazza si trova da sola a combattere una propria battaglia legale contro la burocrazia del sistema sanitario statunitense. Ad aiutarla (forse) un libertino parlamentare (Jake Gyllenhaal) più interessato al suo corpo che alla sua causa. Da un romanzo di Kammy Gore, un lungometraggio dalla genesi bizzarra e drammatica al tempo stesso. Il noto David O. Russell (Il lato positivo del 2012, American Hustle del 2013) ha iniziato a lavorarci nel 2007 ma, in seguito a una serie di disastri produttivi, ha abbandonato il progetto nel 2010. Cinque anni dopo, un produttore decide di far montare il film (seppur incompleto) e farlo uscire in sala senza l'approvazione dello stesso Russell: per questo Accidental Love (in origine doveva chiamarsi Nailed) è stato firmato dall'inesistente Stephen Greene, un semplice pseudonimo. Vittima di tali vicissitudini produttive, il risultato non può che essere un lungometraggio grossolano e inadeguato, talmente imbarazzante da far accapponare la pelle. Insulso, innocuo, indecente: tutti gli ingredienti su come non fare un film sono presenti in questa pellicola. E, visto comunque lo scheletro di partenza, c'è da scommettere che anche senza tali disastri produttivi sarebbe stato ugualmente un pasticcio senza possibilità d'appello.