1978. Irving Rosenfeld (Christian Bale) e la sua compagna e socia Sydney Prosser (Amy Adams) sono due truffatori. Una volta scoperti, dovranno collaborare con l'agente FBI Richard DiMaso (Bradley Cooper) per sventare una truffa internazionale.
Dopo il successo de Il lato positivo (2012), David O. Russell torna con American Hustle – L'apparenza inganna, un mix di generi (tra commedia e dramma) immersi nell'atmosfera vintage degli anni' 70. Il film, tratto da una storia vera, racconta della truffa nominata Abscam, operazione dell'FBI per incastrare politici corrotti, ma il cuore della vicenda è la messa in scena costruita dai personaggi, che si mascherano e mentono a loro stessi. Lo spunto iniziale è gettato alle ortiche da una narrazione prolissa e da un ritmo che crolla col passare dei minuti. È il solito Russell che fa il pieno di ruffianeria, si affida a un supercast (Bale, Adams, Lawrence, Cooper) ma non esce dalla mediocrità del suo cinema che ha molto poco da raccontare. Dieci nomination agli Oscar nel 2014, zero vittorie.