L'addomesticamento
Shiiku
1961
Paese
Giappone
Genere
Drammatico
Durata
105 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Nagisa Ōshima
Attori
Hugh Hurd
Rentarō Mikuni
Akiko Koyama
Yôko Mihara
Nell'estate del 1945, nel corso della Seconda guerra mondiale, alcuni contadini s'imbattono in un soldato americano ferito e lo trasportano presso il loro villaggio. È un uomo di colore (Hugh Hurd), in gravissime condizioni, che necessità di un'amputazione. La sua presenza tra di loro genererà conseguenze enormi. Ancora all'inizio della sua carriera e arrivato al suo sesto lungometraggio, Nagisa Ōshima firma già un film come di consueto radicale e “violento”, dal punto di vista tanto letterale quanto politico. Si tratta di una destabilizzante parabola sui tanti lati oscuri che possono sedimentarsi in un microcosmo e che esplodono sullo schermo senza fare sconti, trasformando il protagonista in un'autentica vittima sacrificale. Quella del regista giapponese è un'opera spietata e chirurgica, girata con una sensibilità impressionante per le torsioni malefiche dell'animo umano e per i meccanismi perversi che albergano nella comunità, svelati allo spettatore senza mezzi termini, tra pessimismo estremo e cinismo affilato. Il Giappone invischiato in quello che sarà il totale disastro nazionale della Seconda guerra mondiale si scopre infettato da un cancro silenzioso e letale proprio perché sepolto sotto la coscienza delle persone. Razzismo, prigionia, accanimento, grettezza che si manifesta a più livelli e sotto diverse diaboliche sembianze. L'omicidio, in una realtà simile, è una possibilità concreta, una scappatoia immediata. Ma non può essere una soluzione, e ogni catarsi è solo un vaghissimo ricordo.
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