L'impero dei sensi
Ai no korīda
1976
Mubi
Paesi
Giappone, Francia
Generi
Drammatico, Storico, Erotico
Durata
109 min.
Formato
Colore
Regista
Nagisa Ōshima
Attori
Tatsuya Fuji
Eiko Matsuda
Aoi Nakajima
Yasuko Matsui
Meika Seri
Tokyo, 1936. La giovane cameriera Sada Abe (Eiko Matsuda) e Kichizo Ishida (Tatsuya Fuji), il proprietario del posto dove Sada lavora, intrattengono un viscerale ed estremo rapporto carnale, che non conosce limiti e in cui l'erotismo coincide fatalmente con l'autodistruzione.

Ōshima firma uno dei film erotici più celebri e iconici di tutti i tempi ma anche uno dei più scandalosi, estremi e sovversivi rispetto al proprio immaginario culturale di riferimento, chiaramente atto a capovolgere ferocemente l'ordine privato degli ambienti domestici nipponici con un elettroshock continuo di perversione e manipolazione, di rapacità erotica e dissoluzione morale. Uno sfregio consapevole e fortemente voluto, quello dell'iconoclasta Ōshima, la cui messa in scena è radicale e insegue una crudele istanza geometrica, dando così corpo a inquadrature rigorose all'interno delle quali inserire pratiche sessuali estreme, dettagli fallici insistiti, coiti reiterati ed esasperati. Il sesso, nel film del regista giapponese, non è un'arma di seduzione ma uno strumento contundente di controllo e di dominio, la chiave per una abisso sempre più mortifero in cui Eros e Thanatos s'intrecciano l'uno dentro l'altro, creando un'intersezione indistinguibile che trasforma i personaggi in misere pedine e rende lo spettatore partecipe, perfino complice, di un abisso morale senza ritorno. Nella versione italiana sono venuti meno più di quindici minuti, la cui assenza è resa evidente da un doppiaggio a dir poco scandaloso, almeno tanto quanto il contenuto del film. Basato su un episodio di cronaca realmente accaduto in Giappone negli anni Trenta. Film d'apertura della Quinzaine des Réalisateurs al 29° Festival di Cannes.
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