Nella Francia agreste dei primi anni '90, il giovane socialista Juien (Pascal Greggory), attraverso i suoi contatti a Parigi, riesce a ottenere i finanziamenti per costruire un polo multimediale nella cittadina di cui è sindaco. Dal momento che il progetto prevede l'abbattimento di un salice secolare, Julien dovrà fronteggiare una tenace opposizione. Nello stesso anno di Racconto d'inverno (1992), Eric Rohmer ha realizzato una delle sue opere più frivole e inconsistenti, in cui alle consuete dinamiche sentimentali e ai sofisticati giochi delle coppie l'autore francese sostituisce una parabola con riferimenti politici e sociali. Scelta insolita ma non del tutto infelice, studiata meticolosamente sia dal punto della messa in scena en plein air sia nella costruzione narrativa. Logiche di potere ed ecologia sostengono la fascinazione tipicamente rohmeriana verso la bellezza naturale, sulla base di una storia condotta sul registro della commedia colta e spensierata, con tanto di prologo "intellettuale" che suggerisce il motivo della divisione in sette capitoli (basati sui periodi ipotetici) ed epilogo da musical. Semplice e intelligente, ma anche ben poco affascinante. Girato a Saint-Juire-Champgillon.