Alla ricerca di Dory
Finding Dory
2016
Paese
Usa
Generi
Animazione, Avventura
Durata
97 min.
Formato
Colore
Registi
Andrew Stanton
Angus MacLane
È passato un anno da quando Marlin ha ritrovato suo figlio Nemo. Dory, la loro più grande amica, ha improvvisamente un ricordo che la riporta ai tempi dell’infanzia: ha due genitori che forse la stanno ancora cercando e che è decisa a ritrovare. I suoi problemi con la memoria a breve termine e una serie di disavventure renderanno la ricerca ancor più complicata.
Sequel di Alla ricerca di Nemo (2003), diretto dallo stesso Andrew Stanton, Alla ricerca di Dory ricorda molto da vicino il film precedente, tanto da assomigliare più a un remake che a un seguito a tutti gli effetti. Anche in questo caso si parla di un ricongiungimento familiare e di un lungo viaggio da intraprendere per realizzarlo: Dory e i suoi amici questa volta finiranno in un gigantesco parco oceanografico, dove gli animali acquatici vengono osservati dai tanti turisti che ogni giorno visitano la struttura. È qui che si trovano i personaggi (secondari) più riusciti del film, dal curioso beluga Bailey ai tre leoni marini che risultano semplicemente irresistibili. Il divertimento, infatti, non manca, anche se nella parte centrale si segnala qualche calo di ritmo e la struttura narrativa segue linee piuttosto consolidate e incapaci di sorprendere come dovrebbe. Quello che funziona alla perfezione è invece il coinvolgimento emotivo, notevole come nei migliori prodotti della Pixar Animation: sono diversi i momenti emozionanti, a partire dall’incipit, quando ci viene mostrata Dory da bambina che lotta contro il suo problema di memoria mentre i suoi genitori la supportano e confortano. Stanton a volte mette il pilota automatico, ma sa sempre quali corde toccare e in fin dei conti, nonostante non si tratti di certo di uno dei suoi lavori migliori (tra cui svetta WALL•E del 2008), Alla ricerca di Dory fa bene il suo dovere ed è una visione perfetta da gustare, tra lacrime e risate, con tutta la famiglia.
Sequel di Alla ricerca di Nemo (2003), diretto dallo stesso Andrew Stanton, Alla ricerca di Dory ricorda molto da vicino il film precedente, tanto da assomigliare più a un remake che a un seguito a tutti gli effetti. Anche in questo caso si parla di un ricongiungimento familiare e di un lungo viaggio da intraprendere per realizzarlo: Dory e i suoi amici questa volta finiranno in un gigantesco parco oceanografico, dove gli animali acquatici vengono osservati dai tanti turisti che ogni giorno visitano la struttura. È qui che si trovano i personaggi (secondari) più riusciti del film, dal curioso beluga Bailey ai tre leoni marini che risultano semplicemente irresistibili. Il divertimento, infatti, non manca, anche se nella parte centrale si segnala qualche calo di ritmo e la struttura narrativa segue linee piuttosto consolidate e incapaci di sorprendere come dovrebbe. Quello che funziona alla perfezione è invece il coinvolgimento emotivo, notevole come nei migliori prodotti della Pixar Animation: sono diversi i momenti emozionanti, a partire dall’incipit, quando ci viene mostrata Dory da bambina che lotta contro il suo problema di memoria mentre i suoi genitori la supportano e confortano. Stanton a volte mette il pilota automatico, ma sa sempre quali corde toccare e in fin dei conti, nonostante non si tratti di certo di uno dei suoi lavori migliori (tra cui svetta WALL•E del 2008), Alla ricerca di Dory fa bene il suo dovere ed è una visione perfetta da gustare, tra lacrime e risate, con tutta la famiglia.
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