Alleluja!
Hallelujah!
1929
Paese
Usa
Genere
Drammatico
Durata
110 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
King Vidor
Attori
Daniel L. Haynes
Nina Mae McKinney
William E. Fountaine
Harry Grey
Zeko (Daniel L. Haynes), ragazzo di colore dell'Alabama, arriva in città per la vendita del cotone e rimane affascinato da una bella ballerina di nome Chick (Nina Mae McKinney). Quest'ultima, d'accordo col suo fidanzato, lo circuisce e Zeke perde tutti i suoi soldi: ne seguirà una colluttazione in cui lo stesso Zeke uccide accidentalmente suo fratello. Per redimersi inizia a fare il predicatore, ma tempo dopo incontrerà nuovamente Chick e fuggirà insieme a lei.
È una piccola tappa nella storia del cinema della fine degli anni Venti, per due motivi: il primo è che nessuno, prima di King Vidor, aveva mostrato con tale forza la vita e i costumi dei neri del Sud; il secondo è che fu una pellicola straordinariamente innovativa nell'uso del sonoro. L'unione di questi due punti rende Alleluja! un film di grande importanza, forse vittima di alcuni eccessi melodrammatici ma indubbiamente fondamentale nella nascita di un certo tipo di cinema sociale e nella straordinaria forza dello stile utilizzato. I movimenti della cinepresa e il ritmo del montaggio hanno uno spessore fin avanguardistico, e le immagini si sposano perfettamente a una pista sonora composta da musiche e canti capaci di spaziare dal blues al jazz. Coraggioso e ancora oggi di forte impatto, è un'opera coinvolgente e in grado di offrire numerosi spunti di riflessione. Venne ingiustamente accusato di razzismo, ma è in realtà una toccante ballata che racconta la cultura degli uomini di colore con rispetto e sincero interesse. Le due canzoni intonate da Chick sono state composte da Irving Berlin.
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