Gli amanti del Pont-Neuf
Les amants du Pont-Neuf
1991
Paese
Francia
Genere
Drammatico
Durata
125 min.
Formato
Colore
Regista
Leos Carax
Attori
Juliette Binoche
Denis Lavant
Klaus Michael Grüber
Crichan-Larsan

Nello scenario peculiare del Pont-Neuf, storico ponte parigino, il clochard Alex (Denis Lavant) e una studentessa d'arte con un occhio bendato di nome Michèle (Juliette Binoche) si conoscono, si amano e trascorrono la vita insieme nel tormento del loro amore randagio.

Probabilmente il più grande fallimento produttivo e autoriale della storia del cinema francese: film maledetto, ripudiato, frutto dell'ossessivo compiacimento manierista dell'autore e di qualche spropositato sogno barocco di troppo. Eppure, nonostante l'aura di disgrazia che il film si porta addosso (in realtà, col senno di poi, potrebbe anche essere un valore aggiunto), Gli amanti del Pont-Neuf è un'opera che ragiona sulle forze ancestrali dell'amore e della solitudine imbastendone una singolare epica dei bassifondi. Lo sguardo del regista muove infatti dal basso e sempre in direzione del basso si indirizza, eccede e va incontro a una masochista e consapevole autodistruzione, non frena davanti a nulla, punta il suo obiettivo con ostinata disperazione e, in qualche modo e nonostante tutto, lo raggiunge. In questo senso, un'ode alla magnifica vanità dello sforzo d'autore (Carax lavorò su set completamente ricostruiti, Senna compresa) e alla necessità, per il cinema postmoderno, di sporcarsi realmente le mani con delle catastrofi autentiche e non sempre derivative. Il film di fatto stroncò la carriera a Carax, ridimensionandone il futuro e le belle speranze accumulate fino a quel momento.

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