Per sbarcare il lunario, Mike Howell (Jesse Eisenberg) lavora come commesso in un supermarket e sogna il momento in cui finalmente presenterà la proposta di matrimonio a Phoebe (Kristen Stewart), sua ragazza da molti anni e con cui condivide la passione per le droghe leggere. Mike non sa, però, di essere l’ultimo sopravvissuto del programma Ultra e che la CIA lo sta cercando per eliminarlo dalla circolazione.

Dopo l’incredibile successo di pubblico di Project X – Una festa che spacca (2012), Nima Nourizadeh realizza con la stessa aria scanzonata questo suo secondo tentativo dietro la macchina da presa, lavorando su una sceneggiatura di Max Landis che avrebbe tutte le carte in regola per portare avanti un discorso caratterizzato dallo stessa brio di pellicole come Kick-Ass (2010) di Matthew Vaughn. Peccato che tanto l’elemento visivo quanto quello narrativo non siano bilanciati adeguatamente (esagerato il primo, trascurato il secondo); la vicenda, pur interessante come premessa di una action-comedy, si risolve praticamente nella prima mezz’ora, mentre il resto appare sfilacciato e diluito con il solo scopo di raggiungere i canonici novanta minuti di durata. Se Jesse Eisenberg e Kristen Stewart riformano ancora una volta la perfetta coppia da cinema indie sul grande schermo (dopo Adventureland di Greg Mottola, 2009), totalmente fuori parte risulta Topher Grace nei panni di un leader della CIA.