Ebreo tedesco scappato in America nel 1933, Henry Strauss (Christien Anholt) torna in Germania per questioni di eredità e per scoprire che fine ha fatto il suo amico d'infanzia Konradin. Verrà a conoscenza di una verità inaspettata. Il più noto adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo breve di Fred Uhlman, adattato da Harold Pinter. Caratterizzato da una regia secca ed elegante, è un solido e riuscito ritratto di un'amicizia pura, estranea agli orrori della Storia. La sceneggiatura squarcia buona parte del romanzo, asciugandolo a colpi di ellissi e mostrando con coraggio la persistenza dell'antisemitismo anche nella Germania degli anni' 80. Interessante e senza sbavature, L'amico ritrovato soffre però di una freddezza di fondo che, benché eviti la deriva melodrammatica, impedisce la creazione di una vera empatia con i protagonisti. Presentato in concorso al Festival di Cannes.