1916, in piena Prima guerra mondiale. Il barone tedesco von Richthofen (John Phillip Law) acquista grande fama grazie alle sue spericolate e coraggiose imprese aeree. Il suo rivale principale è il canadese Brown (Don Stroud), altrettanto abile a destreggiarsi in volo. Per ricostruire la vera storia del “barone rosso”, Roger Corman (reduce da due pellicole sopra le righe come Il clan dei Barker e Gas, fu necessario distruggere il mondo per poterlo salvare, entrambi del 1970) lavora curiosamente di sottrazione, mettendo in scena un biopic piuttosto convenzionale e privo di alti e bassi. Il regista, caso più unico che raro nella sua carriera, rischia poco e sembra accontentarsi di firmare un prodotto senza infamia e senza lode, calibrato con cura ma privo di reali guizzi. Le riprese aeree, però, sono indubbiamente efficaci. Dopo questa pellicola, Corman non tornerà dietro la macchina da presa per ben diciannove anni: il suo lungometraggio successivo sarà Frankenstein oltre le frontiere del tempo del 1990.