Barriere
Fences
2016
Paese
Usa
Genere
Drammatico
Durata
139 min.
Formato
Colore
Regista
Denzel Washington
Attori
Denzel Washington
Viola Davis
Stephen Henderson
Jovan Adepo
Russell Hornsby
Mykelti Williamson
Pittsburgh, anni Cinquanta. Troy Maxson (Denzel Washington) mantiene la sua famiglia facendo lo spazzino: è un uomo forte ma pieno di rabbia e sogni abbandonati, che è stato costretto a lasciar andare una possibile carriera nel baseball per il colore della sua pelle. Con i suoi figli ha dei rapporti non semplici, ma a scatenare definitivamente l’esplosione dei conflitti all’interno del nucleo familiare sarà una difficile confessione che Troy decide di fare alla sua amata moglie Rose (Viola Davis).

La terza prova dietro la macchina da presa di Denzel Washington prende ispirazione da un’importante pièce di August Wilson del 1983, vincitrice del Premio Pulitzer, che Washington e Viola Davis avevano già interpretato a teatro con grande successo nel 2010 (vinsero due Tony Awards per le loro performance). Wilson è morto nel 2010, ma viene comunque accreditato come sceneggiatore di questa pellicola che riprende alla lettera lo spirito del suo testo. Le tematiche sono di grande spessore, a partire dai cambiamenti sociali nell’America degli anni Cinquanta, passando per i rimpianti, i rapporti coniugali e le difficili relazioni genitori-figli: non si parla solo di razzismo, ma di argomenti universali che vengono ben sottolineati da dialoghi fitti e capaci di far riflettere. Solo a piccoli tratti verboso ed eccessivamente statico nella sua teatralità, Barriere è un film capace di sorprendere per la sua messinscena delicata e quasi minimale, che anche quando rischia di sfiorare la retorica (nel finale, ad esempio) riesce sempre a fermarsi un momento prima di risultare stucchevole. Fino a oggi Washington non era mai stato così essenziale ed efficace nella regia, oltre che capace di dare vita a un prodotto appassionante, duro quando c’è bisogno di esserlo ed emozionante in altri momenti. Molto merito va anche al testo originale, ma questo è il modo giusto di portare sul grande schermo una pièce tanto importante. Superlative le prove degli attori, in cui svetta una Viola Davis vincitrice del Premio Oscar come miglior attrice non protagonista.
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