Ritrovatesi per il funerale dell'amica suicida Cynthia (Stockard Channing), Elise (Goldie Hawn), Brenda (Bette Midler) e Annie (Diane Keaton), tre donne di mezza età in crisi esistenziale, decidono di vendicarsi dei torti subiti: rovineranno le vite ai rispettivi consorti, che le hanno abbandonate per amanti più giovani. Commedia spiccatamente femminista tratta dal romanzo di Olivia Goldsmith e diretta da Hugh Wilson. La sceneggiatura di Robert Harling omaggia i classici screwball, grazie a dialoghi scoppiettanti che non rinunciano a un sottofondo amaramente realistico sul ruolo della donna nella società («A Hollywood ci sono tre età per le donne: bambola, procuratore distrettuale e “A spasso con Daisy”»). Peccato che la smania di rivincita non arrivi mai a essere davvero cattiva: ne è testimonianza il finale ammiccante, decisamente troppo buonista e consolatorio. Le tre attrici si dimostrano affiatate (nonché gigione), accettando di omaggiare (e al tempo rivisitare ironicamente) i ruoli che le hanno rese celebri (Diane Keaton è la nevrotica repressa, Bette Midler la cinica grassottella, Goldie Hawn la bellona in lotta contro il tempo). Cast disinvolto: Maggie Smith è Gunilla Garson Goldberg, Sarah Jessica Parker è Shelly, Marcia Gay Harden è la dottoressa Rosen. Musiche di Marc Shaiman, con la hit You Don't Own Me di Leslie Gore cantata e ballata dalle protagoniste.