Lulù (Francesca Neri) è un'adolescente innamorata di Pablo (Óscar Ladoire), il migliore amico del fratello Marcelo (Fernando Guillén Cuervo), più grande e smaliziato. I due si sposano, ma l'unico elemento che li tiene uniti è il sesso: molto presto, nella loro sfera intima si inserisce anche Ely (María Barranco), un trans particolarmente disinibito.
Bigas Luna trae questo lungometraggio dal romanzo omonimo di Almudena Grandes, edulcorandone ogni aspetto provocatorio e accontentandosi di mettere in scena tutti i tipi di perversione, perdendo di vista la trama. Il risultato è un film sterile e morboso, in cui la narrazione è ridotta all'osso, con personaggi riconducibili solo a caratteristiche fisse e stereotipate. Lo sguardo femminista con cui il regista affronta la pellicola è di facciata: non c'è un'analisi approfondita, ma si accontenta di mettere in scena luoghi comuni triti e superficiali. Unica nota positiva: la discreta prova di Francesca Neri.