Una sconfinata giovinezza
2010
Paese
Italia
Genere
Drammatico
Durata
98 min.
Formato
Colore
Regista
Pupi Avati
Attori
Fabrizio Bentivoglio
Francesca Neri
Serena Grandi
Lino Capolicchio
Gianni Cavina
Vincenzo Crocitti
Il rapporto tra il giornalista Lino Settembre (Fabrizio Bentivoglio) e la moglie Francesca (Francesca Neri), rimasti uniti nonostante la mancanza di un figlio, subisce un duro colpo quando l'uomo inizia a manifestare i debilitanti sintomi del morbo di Alzheimer. Tra dubbi, sofferenze e ricordi, la coppia tenterà di rimanere unita e di superare le sempre più consistenti difficoltà.
«Ognuno di noi è stato ragazzo. Lui lo è stato troppo, in maniera malata». Pupi Avati scrive e dirige un dramma sull'infermità mentale, individuandone le strazianti conseguenze nell'ambito della vita di coppia. Al centro della narrazione, come spesso accade nel cinema del regista bolognese, lo scorrere del tempo: la rievocazione nostalgica di un passato che non tornerà più e la regressione verso un mondo infantile, scevro da brutture e derive violente di un presente rifiutato. Lo sguardo è meno sommesso e più sofferto, quasi patologico, ma la scelta di affrontare un tema scottante con uno stile diretto non evita le cadute in retorica e sentimentalismi d'accatto: un'occasione in parte sprecata per un film dalla struggente ricchezza tematica e dalla realizzazione troppo televisiva. Notevoli, in ogni caso, i flashback virati in seppia che richiamano la provincia bolognese. Cast in buona forma (ottimi Fabrizio Bentivoglio e Francesca Neri), con comprimari di richiamo: Gianni Cavina è Preda, Lino Capolicchio è Emilio, Vincenzo Crocitti è don Nico, Serena Grandi è zia Amabile. Musiche di Riz Ortolani, fotografia di Pasquale Rachini.
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