La cantante lirica Christine Daaé (Asia Argento) si innamora perdutamente del Fantasma (Julian Sands) che occupa i sotterranei dell'Opéra di Parigi: quest'ultimo cercherà di agevolare la sua carriera ai danni della primadonna Carlotta Altieri (Nadia Rinaldi).
Improponibile adattamento del romanzo di Gaston Leroux (1911) in cui Dario Argento stravolge la materia di base: presuppone che il protagonista non sia sfigurato, bensì sia stato allevato dai topi nelle fogne, e potenzia la componente sessuale. Il risultato è patetico e svilente, costellato da momenti scult (la macchina ammazzaratti, il Fantasma che amoreggia con i simpatici roditori) e dialoghi demenziali. A impreziosire ulteriormente il tutto, attori che sembrano perennemente in stato catatonico: il marmoreo e sibilante Julian Sands fissa il vuoto e Asia Argento si contorce tra spasmi di vario tipo, con risultati pietosi. Ignoto il contributo di Gérard Brach, abituale collaboratore di Roman Polanski, alla sceneggiatura. Effetti speciali di Sergio Stivaletti, musiche di Ennio Morricone.