Vera
2022
Paesi
Italia, Austria
Genere
Drammatico
Durata
115 min.
Formato
Colore
Registi
Tizza Covi
Rainer Frimmel
Attori
Vera Gemma
Asia Argento
Vera Gemma interpreta se stessa in una storia ispirata alla sua vita: cresciuta all'ombra di suo padre Giuliano e ormai finita ai margini della società, vorrebbe cambiare la sua vita. La possibilità di una svolta le si presenta quando ferisce in un incidente stradale un bambino di otto anni, con il quale poi stringe una relazione forte.

La coppia italo-austriaca formata da Tizza Covi e Rainer Frimmel propone un cinema molto particolare, ancora girato in pellicola, in cui i due costituiscono l'intera troupe di film a basso budget che giocano sempre sul sottile confine tra realtà e finzione: questo terzo lungometraggio è un'opera decisamente più complessa e matura rispetto alle precedenti, anche grazie alla presenza di una protagonista eccentrica e sorprendente che non lascia indifferenti. Vera Gemma, cresciuta nel mito della bellezza e della perfezione fisica, aspirante attrice da una vita ma che, alla sua prima opportunità da protagonista, si ritrova a cinquant'anni alla ricerca di un riscatto umano e professionale e mette a nudo tutta se stessa con grande sincerità e autoironia, giocando sulle proprie fragilità e sul suo aspetto esteriore, glamorous e superficiale a prima vista con i vistosi outfit e l'immancabile cappello western, ma divertente, colta e sensibile per chi abbia voglia di approfondirne la conoscenza. In un film inevitabilmente costellato ed impreziosito da tantissimi elementi metacinematografici, risultano particolarmente felici i momenti più intimi, in particolare quando Vera assieme alla sorella Giuliana guardano dei Super8 di famiglia dei primi anni '70 dove il padre fa come di consueto il mattatore e poi, quando assieme ad Asia Argento si ritrova davanti alla tomba del figlio di Goethe, che sulla lapide ha proprio scritto “Goethe Filius” senza nome proprio, e non possono evitare amare riflessioni sul destino dei figli d'arte. Decisamente più improbabile e meno riuscita la parte pasoliniana con la discesa nel girone delle borgate e l'incontro con un "Accattone contemporaneo". In definitiva un film onesto, personale, coerente non privo di evidenti limiti, presentato nella sezione Orizzonti del Festival di Venezia 2022, dove ha vinto i premi per la miglior regia e per la migliore attrice (in un concorso in cui erano presenti anche Penelope Cruz ed Isabelle Huppert)
Maximal Interjector
Browser non supportato.