Spaventato dall' idea della morte, dopo il decesso di alcuni suoi ex colleghi, Fantozzi (Paolo Villaggio) cerca l'ennesimo riscatto solo per scoprire di essere gravemente malato. Cercherà allora di sfruttare al meglio i giorni che gli rimangono.

Entrata ormai in una fase discendente dalla quale non si riprenderà più, la saga di Fantozzi arriva all'ottavo film e sceglie di concentrarsi sulla morte cercandone la "chiave umoristica". Rispetto ai capitoli precedenti, ci si spinge ancora più in là nel surreale ma si finisce soprattutto per girare a vuoto. Anche nell'aldilà le sfortunate vicissitudini di Fantozzi sono costruite su idee poco originali e la ripetitività la fa ampiamente da padrone.