Un gruppo di donne ossigenate della medio-borghesia romana sono alle prese con faccende quotidiane, quali: organizzare le vacanze al mare, andare dal parrucchiere, presenziare a cene importanti, modellare il proprio corpo con esercizi giornalieri. Tratto dal libro omonimo di Enrico Vanzina – sceneggiatore del film – Le finte bionde è un film che, raccontando il vuoto, finisce totalmente per farne parte. Ogni pretesa sociale viene meno dopo pochi minuti, e la pellicola risulta inutile e priva di qualsiasi mordente. Nient'altro che il nulla più totale, di una pochezza disarmante. Cast corale, in cui non si salva nessuno.