Gallina nel vento
Kaze no naka no mendori
1948
Paese
Giappone
Genere
Drammatico
Durata
84 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Yasujirō Ozu
Attori
Kinuyo Tanaka
Shūji Sano
Chieko Murata
Chishū Ryū
Hohi Aoki
Tokyo, immediato dopoguerra. Tokiko (Kinuyo Tanaka), costretta a barcamenarsi in una situazione economia davvero drammatica, non sa nulla del marito Shoichi (Shūji Sano), che non è ancora tornato dal conflitto. La donna versa in una condizione prossima alla carestia e la malattia del figlio la indurrà a prostituirsi per provare a salvarlo e per potersi permettere le cure necessarie.
Si tratta, con ogni probabilità, del film di Ozu a più alto ed estremo tasso di drammaticità. Al di là del plot rabbuiato e disperato, però, è anche lo stile del regista nipponico a raccordarsi con estrema aderenza alle tonalità fosche dell'opera, lavorando sul valore archetipico, universale e paradigmatico di ogni tragedia e non lesinando, come al solito, forti contrassegni sociali nel mettere a fuoco le caratteristiche dei personaggi e le loro psicologie. Siamo oltretutto in un Giappone al collasso che, dopo il disastro del secondo conflitto mondiale, costrinse il popolo nipponico ad anni di atmosfere irrespirabili e spaventoso impoverimento. Le impennate visive sono letteralmente eccezionali e il proverbiale tocco minimale dello stile registico di Ozu regala frammenti di gran cinema in cui le immagini seguono di pari passo la tensione crescente della storia. Qua e là prevale, allo stesso tempo, una certa programmatica rigidità, che tuttavia non inficia troppo il disegno complessivo e la notevole riflessione dell'autore sul pathos tragico.
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