Ossessionato dalla propria azienda che definisce un "gioiellino", Amanzio Rastelli (Remo Girone) cerca di restare sulla cresta dell'onda economica, sostenuto dal fedele e scontroso ragionier Botta (Toni Servillo). Alcuni sconsiderati investimenti creeranno debiti destinati a crescere in maniera inesorabile, con drammatiche conseguenze. Opera seconda di Andrea Molaioli (anche sceneggiatore con Ludovica Rampoldi e Gabriele Romagnoli) dopo il premiatissimo La ragazza del lago (2007). Il gioiellino ha il merito di aver posto i riflettori cinematografici sugli oscuri meandri della finanza e di certe operazioni poco pulite: il regista, ispirato dal caso del crac Parmalat, lavora tra thriller sociale e analisi delle psicologie, tentando di delineare caratterizzazioni sfumate attraverso la qualità recitativa dei suoi interpreti (notevolissimi Remo Girone e Toni Servillo, ottima Sarah Felberbaum nel ruolo di Laura Aliprandi). Il risultato però è altalenante, incerto sul registro da approfondire e a tratti minato da un ritmo catatonico: qualche giro a vuoto di troppo per un'operazione comunque apprezzabile per coraggio. Musiche di Teho Teardo, fotografia di Luca Bigazzi.