Uscita di prigione dopo aver scontato una pena al posto del suo compagno mafioso, Gloria (Sharon Stone) fugge con un ragazzino (Jean-Luke Figueroa) cercato dai malviventi perché ha con sé un dischetto con informazioni riguardanti mafia e politica. I vecchi “amici” cercheranno ora di ucciderla. Remake del film vincitore del Leone d'oro alla Mostra di Venezia, Gloria – Una notte d'estate di John Cassavetes, la pellicola è l'esempio di come Lumet non riesca a ritrovarsi nonostante un genere a lui caro. Ne viene fuori un film con poco ritmo che si adagia sui convenzionali gangster, anziché raccontare uomini a tutto tondo: un racconto che muta solo inizio e finale e per il resto si adagia pigramente su un modello che viaggia ad altri livelli. La Stone riprende il ruolo che fu di Gena Rowlands e non si rivela all'altezza del compito, anche a causa di una sceneggiatura che non riesce a raccontare l'evoluzione di un personaggio la cui ambiguità avrebbe necessitato di ben altro approccio.