Gotti – Il primo padrino
Gotti
2018
Paesi
Canada, Usa
Generi
Biografico, Drammatico
Durata
112 min.
Formato
Colore
Regista
Kevin Connolly
Attori
John Travolta
Kelly Preston
Ashley Cusato
Stacy Keach
Pruitt Taylor Vince
L'ascesa criminale del boss italo-americano John Gotti (John Travolta), il mafioso, scomparso nel 2002 per un cancro alla gola, che fu a capo della famiglia Gambino di New York City.
Mafia movie incartapecorito e fuori tempo massimo, Gotti – Il primo padrino applica in maniera bolsa e meccanica tutti i codici e i topos tipici del genere, risultando però fin dalle prime battute un prodotto fuori fuoco, poco ispirato e con addosso un inevitabile sapore di già visto, sebbene il sottotitolo italiano provi furbescamente ma anche maldestramente a suggerire l’idea di una prima volta, di chissà quale iniziazione criminale. Anche le diverse anime dell’ambientazione newyorkese sono giustapposte senza colpo ferire e l’ascesa criminale di Gotti, così come la sua vicenda giudiziaria, sono amalgamate in maniera tanto smaccata quanto superflua, con un tocco sornione che strizza l’occhio a una presa di distanza acritica e postmoderna, senza tuttavia aggiungere nulla di nuovo a questo tipo di storie e personaggi. Pure la galleria di personaggi di contorno non incide e l’interpretazione di Travolta si limita a un campionario di smorfie avariate e bollite che non lascia il segno e finisce più che altro con l’irritare. Diversi registi si sono avvicendati al timone del progetto (Barry Levinson, Nick Cassavetes, Joe Johnston) ma senza lasciare tracce, e il risultato lascia parecchio a desiderare, con tanto di pessima accoglienza del film in America. Dimenticabile su tutta la linea.
Mafia movie incartapecorito e fuori tempo massimo, Gotti – Il primo padrino applica in maniera bolsa e meccanica tutti i codici e i topos tipici del genere, risultando però fin dalle prime battute un prodotto fuori fuoco, poco ispirato e con addosso un inevitabile sapore di già visto, sebbene il sottotitolo italiano provi furbescamente ma anche maldestramente a suggerire l’idea di una prima volta, di chissà quale iniziazione criminale. Anche le diverse anime dell’ambientazione newyorkese sono giustapposte senza colpo ferire e l’ascesa criminale di Gotti, così come la sua vicenda giudiziaria, sono amalgamate in maniera tanto smaccata quanto superflua, con un tocco sornione che strizza l’occhio a una presa di distanza acritica e postmoderna, senza tuttavia aggiungere nulla di nuovo a questo tipo di storie e personaggi. Pure la galleria di personaggi di contorno non incide e l’interpretazione di Travolta si limita a un campionario di smorfie avariate e bollite che non lascia il segno e finisce più che altro con l’irritare. Diversi registi si sono avvicendati al timone del progetto (Barry Levinson, Nick Cassavetes, Joe Johnston) ma senza lasciare tracce, e il risultato lascia parecchio a desiderare, con tanto di pessima accoglienza del film in America. Dimenticabile su tutta la linea.
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