Il grande sogno
2009
Paese
Italia
Generi
Biografico, Drammatico
Durata
101 min.
Formati
Colore, Bianco e Nero
Regista
Michele Placido
Attori
Riccardo Scamarcio
Jasmine Trinca
Luca Argentero
Michele Placido
Laura Morante
Massimo Popolizio
Dajana Roncione
Silvio Orlando
Ottavia Piccolo
Tatti Sanguineti
Roma, 1968. Nicola (Riccardo Scamarcio) è un poliziotto infiltrato nel movimento studentesco con il sogno di fare l'attore; Laura (Jasmine Trinca) è una ragazza borghese e di formazione cattolica alla guida della contestazione degli universitari; Libero (Luca Argentero) è un militante comunista e figlio di un'operaia della FIAT. Il corso degli eventi nell'anno chiave della contestazione farà incontrare i tre ragazzi, mettendo in discussione le loro certezze e le loro speranze.
Film fortemente biografico in cui il protagonista Nicola è ispirato alla gioventù di Michele Placido che abbandonò il corpo di polizia per diventare un attore e partecipò agli scontri di Valle Giulia. Il tentativo di raccontare il '68 attraverso un punto di vista personale e sentito fallisce gravato da una serie di stereotipi logori e da una scrittura confusionaria, incapace di rendere interessanti le vicissitudini dei personaggi, superficiale e poco originale. Un racconto, quindi, ampolloso, fiacco e banale così come la regia di Placido che aggiunge inserti di repertorio e si avventura in arditi formalismi e accumula citazioni (da I pugni in tasca del 1968 di Marco Bellocchio a Jules e Jim del 1963 di François Truffaut, fino a Les parapluies de Cherbourg del 1964 di Jacques Demy) senza mai riuscire a vivificare la narrazione che, al contrario, risulta pacchiana e sbrigativa, scadendo spesso e volentieri nel ridicolo involontario. Pessima prova di tutto il cast, perennemente sopra le righe e spesso inadeguato, a cominciare dai due protagonisti maschili ipercaricati e molesti. Piccole parti per gli attori Silvio Orlando e Ottavia Piccolo e per il critico cinematografico Tatti Sanguineti. Jasmine Trinca è stata premiata alla Mostra di Venezia come miglior attrice emergente, nonostante nove anni di carriera alle spalle.
Film fortemente biografico in cui il protagonista Nicola è ispirato alla gioventù di Michele Placido che abbandonò il corpo di polizia per diventare un attore e partecipò agli scontri di Valle Giulia. Il tentativo di raccontare il '68 attraverso un punto di vista personale e sentito fallisce gravato da una serie di stereotipi logori e da una scrittura confusionaria, incapace di rendere interessanti le vicissitudini dei personaggi, superficiale e poco originale. Un racconto, quindi, ampolloso, fiacco e banale così come la regia di Placido che aggiunge inserti di repertorio e si avventura in arditi formalismi e accumula citazioni (da I pugni in tasca del 1968 di Marco Bellocchio a Jules e Jim del 1963 di François Truffaut, fino a Les parapluies de Cherbourg del 1964 di Jacques Demy) senza mai riuscire a vivificare la narrazione che, al contrario, risulta pacchiana e sbrigativa, scadendo spesso e volentieri nel ridicolo involontario. Pessima prova di tutto il cast, perennemente sopra le righe e spesso inadeguato, a cominciare dai due protagonisti maschili ipercaricati e molesti. Piccole parti per gli attori Silvio Orlando e Ottavia Piccolo e per il critico cinematografico Tatti Sanguineti. Jasmine Trinca è stata premiata alla Mostra di Venezia come miglior attrice emergente, nonostante nove anni di carriera alle spalle.
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